RCS, i vertici aziendali si impegnano con Greenpeace a rendere “amiche delle foreste” le proprie case editrici

Scritto da Redazione on . Postato in Editori, Tecnologie

Ieri abbiamo dato notizia del blitz dell’associazione ambientalista Greenpeace negli uffici di RCS, gruppo editoriale di cui fanno parte le case editrici Rizzoli e Fabbri accusate da Greenpeace di utilizzare carta prodotta radendo al suolo le foreste tropicali. In particolare, Rizzoli e Fabbri utilizzano, secondo l’associazione, carta prodotta in Cina da aziende che deforestano le foreste tropicali indonesiane, causando fra l’altro gravi danni a specie animali e vegetali a rischio d’estinzione, quali la Tigre di Sumatra (nella foto) o i preziosi alberi ramino. 

Il gruppo RCS si è impegnato tuttavia ieri con Greenpeace a istituire un tavolo tecnico “per implementare un percorso virtuoso capace di rendere tutte le case editrici RCS “amiche delle foreste”. Inoltre “sul rapporto “Favole ammazza foreste”, che abbiamo lanciato al Salone del Libro di Torino a maggio di quest’anno, il gruppo ha già preso delle misure contrattuali per evitare che nei propri libri venga impiegata carta prodotta da multinazionali controverse come APP e APRIL”, ricorda l’associazione. “Dopo Mondadori, Giunti, il gruppo Gems, Feltrinelli e De Agostini, anche RCS entra a far parte dei grandi gruppi editoriali italiani impegnati in politiche di acquisto della carta a Deforestazione Zero”. 

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