Posts Taggati ‘Mondadori’

Speciale Editori Indipendenti: la distribuzione, il cappio al collo dell’ecosistema del libro. “Altro che mercato libero” (II)

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(continua dalla prima parte) La distribuzione libraria in Italia è “la parte malata del sistema”, non ha dubbi Giuseppe Schifani di :due punti edizioni, casa editrice indipendente che a “Più libri più liberi” si è presentata, provocatoriamente, in veste di studio medico “per curare l’infezione che affligge il mondo dei libri”.

Un mondo di stranezze letterarie su AbeBooks.it

Milano, Rete redattori precari “In Mondadori ed RCS più del 50% di contratti atipici”. Le nostre domande a Re.Re.Pre sul precariato

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La Rete Redattori Precari, un gruppo autorganizzato di lavoratori dell’editoria milanese, ha pubblicato questa mattina sui suoi profili social un manifesto in cui si afferma che circa il 55% dei redattori presso le case editrici Mondadori (Mondadori Libri, Sperling, Piemme) e circa il 50% dei redattori presso il gruppo RCS (Rizzoli, Bompiani, Adelphi) lavora con “contratti atipici”.

RCS, i vertici aziendali si impegnano con Greenpeace a rendere “amiche delle foreste” le proprie case editrici

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Ieri abbiamo dato notizia del blitz dell’associazione ambientalista Greenpeace negli uffici di RCS, gruppo editoriale di cui fanno parte le case editrici Rizzoli e Fabbri accusate da Greenpeace di utilizzare carta prodotta radendo al suolo le foreste tropicali. In particolare, Rizzoli e Fabbri utilizzano, secondo l’associazione, carta prodotta in Cina da aziende che deforestano le foreste tropicali indonesiane, causando fra l’altro gravi danni a specie animali e vegetali a rischio d’estinzione, quali la Tigre di Sumatra (nella foto) o i preziosi alberi ramino. 

Il gruppo RCS si è impegnato tuttavia ieri con Greenpeace a istituire un tavolo tecnico “per implementare un percorso virtuoso capace di rendere tutte le case editrici RCS “amiche delle foreste”. Inoltre “sul rapporto “Favole ammazza foreste”, che abbiamo lanciato al Salone del Libro di Torino a maggio di quest’anno, il gruppo ha già preso delle misure contrattuali per evitare che nei propri libri venga impiegata carta prodotta da multinazionali controverse come APP e APRIL”, ricorda l’associazione. “Dopo Mondadori, Giunti, il gruppo Gems, Feltrinelli e De Agostini, anche RCS entra a far parte dei grandi gruppi editoriali italiani impegnati in politiche di acquisto della carta a Deforestazione Zero”. 

Mondadori cede al gruppo Bertelsmann tutte le quote di Random House Mondadori

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Mondadori, come riportano oggi alcune agenzie di stampa, ha firmato un contratto preliminare con il gruppo editoriale tedesco Bertelsmann per la cessione a quest’ultimo dell’intera partecipazione del gruppo milanese alla joint venture Random House Mondadori. La partecipazione è pari al 50% del capitale. Il valore complessivo della transazione secondo il comunicato dell’azienda è calcolato in 54,5 milioni di euro, “con un impatto positivo sul conto economico stimato nell’ordine di 2,8 milioni. L’accordo consente al gruppo Mondadori – continua il comunicato – un ulteriore consolidamento e focalizzazione di investimenti e risorse rispetto agli obiettivi già indicati in sede di approvazione del bilancio semestrale”. La joint venture Random House Mondadori si era costituita nel 2001 per operare nel settore trade libri in Spagna e in America Latina. Il fatturato nel 2011 è stato pari a 110,3 milioni di euro. Recentemente il gruppo Bertelsmann ha annunciato l’accordo di fusione con  il gruppo Pearson e la nascita di Penguin Random House, la casa editrice più grande del mondo.

“A nudo per te”: arriva a novembre in Italia la trilogia che raccoglie il testimone delle 50 sfumature. In Gran Bretagna ha già sfondato ogni record. E all’origine c’è un libro autopubblicato

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La trilogia porno-rosa (o “mummy porn”, come dicono nei paesi anglofoni) che rimpiazzerà le 50 sfumature nel cuore di milioni di lettori è arrivata e si prepara a invadere anche il nostro paese di qui a breve, con le sue copertine cariche di 50 sfumature non di grigio ma color rame, marrone e oro, come potete vedere dalla foto;

Demetrio Brandi, Racconti nella rete: “noi i primi a creare la community dei lettori e degli autori” che sta agli albori del selfpublishing (all’italiana)

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Demetrio Brandi, giornalista e presidente dell’Associazione LuccAutori, ha spiegato in dettaglio a Bibliocartina.it il funzionamento del concorso letterario “Racconti nella rete” di cui abbiamo dato notizia pochi giorni fa. “L’idea è una sorta di spin-off del salotto letterario LuccAutori che fin dal 1994 organizzo ogni anno nella città di Lucca e che nel tempo ha ospitato personalità del calibro di Ada Merini, Sergio Zavoli, Dacia Maraini“, racconta Brandi. “Nel 2002, quando ormai internet era già una realtà consolidata, abbiamo pensato che fosse una buona idea utilizzare la rete come vetrina per gli aspiranti scrittori, autori, gli amanti della lettura, attraverso questo concorso online che ha una sua componente social da ben prima che il termine venisse utilizzato. Così è nato www.raccontinellarete.it, e fin dall’inizio ci siamo potuti avvalere della collaborazione di case editrici medie ma ben conosciute quali Newton Compton prima, Nottetempo oggi”. Una sorta di anticipazione, per molti versi, delle community dei lettori su cui hanno poggiato le proprie fortune progetti editoriali di autopubblicazione all’italiana come ilmiolibro.it. o come la prossima ventura piattaforma di autopubblicazione Kobo in collaborazione con Mondadori, entrambi ben diversi dal concetto di self-publishing americano. Nel caso di Racconti nella rete la community è arricchita, o sarebbe anche bene dire preceduta, dalla formula del concorso letterario.

In merito alle regole del concorso, sulle quali Bibliocartina stessa aveva espresso qualche perplessità nel precedente articolo Brandi precisa: “non tutte le opere inviate vengono ammesse al concorso. L’associazione LuccAutori opera una prima scrematura dei racconti, e di solito circa la metà di quelli che vengono inviati è ammessa a partecipare, anche se nel tempo si è avuta una specie di selezione naturale e le opere che oggi giungono sono di qualità mediamente ben superiore a quelle che ricevevamo nei primi anni. Una volta che il racconto ha ricevuto l’ammissione (per l’ultima edizione, dice Brandi, sono stati ammessi circa 200 racconti e altri 150 circa sono stati scartati), a quel punto per partecipare diventa obbligatorio versare la quota di 30 euro”. A che cosa servono questi soldi? “La nostra è un’associazione senza fini di lucro, dunque con i soldi della quota di partecipazione finanziamo il sito, l’organizzazione del concorso e della manifestazione LuccAutori alla quale ogni anno sono invitati a partecipare i vincitori del concorso. Offriamo, senza obbligare, ai vincitori la possibilità di acquistare copie a prezzo scontato, perché noi stessi da contratto con Nottetempo dobbiamo acquistare alcune centinaia di copie dell’antologia, mentre la casa editrice ne stampa altre  che poi distribuisce nelle librerie. I proventi”, spiega Brandi, “vanno alla casa editrice. All’associazione arriverebbe qualcosa se si vendessero più di tremila copie, ma finora non è mai accaduto”. I vincitori avranno dunque sì la soddisfazione di vedere il proprio racconto pubblicato su un’antologia edita e distribuita a livello nazionale, ma – precisa Brandi – ognuno rimane titolare dei diritti sul proprio racconto, la pubblicazione avviene a titolo gratuito come specificato nel regolamento. Questo concorso è una semplice vetrina e un gioco per amanti della lettura, non pretende di essere una fucina di nuovi talenti né tantomeno di nuove tendenze letterarie”. Ecco spiegato, fra l’altro, il perché della domanda che c’eravamo posti rispetto al divieto di pubblicazione di racconti erotici: “senza censurare le singole parolacce, ci mancherebbe altro, preferiamo non pubblicare questo tipo di racconti perché il nostro sito è frequentato e letto anche dai bambini, ai quali si rivolge una buona fetta delle opere pubblicate.” Quanto ai grandi talenti, “finora non è ancora spuntato un nuovo Baricco, ma alcune personalità in passato vincitrici del nostro concorso hanno ottenuto un discreto successo, da Chiara Lico oggi giornalista del Tg2 a Stefania Bonomi a Eleonora Sottili, quest’ultima pubblicata dalla stessa Nottetempo, ad Elena Torre, che, ricorda Brandi, “è stata lanciata dal premio nel 2007 e quest’anno ha scritto un libro di favole per il WWF  “Storie dei cinque elementi”, il cui ricavato è dedicato a WWF Oasi Italia e Cuamm medici con l’Africa.  Le favole sono lette da grandi personaggi del mondo dello spettacolo.”

Kobo e Mondadori, da oggi in vendita l’eReader Kobo Touch nei negozi Mondadori e su internet

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Arriva oggi in vendita in 350 negozi Mondadori d’Italia, e online sul sito inMondadori.it il nuovo eReader Kobo Touch dell’azienda produttrice nippo-canadese Kobo a un prezzo di 99 euro. L’accordo fra Mondadori e Kobo, noto già da mesi, prevede l’arrivo a breve sul mercato anche di altri due dispositivi, Kobo Globo e Kobo Mini, a un prezzo di 129 euro e 79 euro rispettivamente, e la vendita di oltre 4.000 titoli tramite la piattaforma Digital Reading Solutions, sempre realizzata da Kobo. 

Il lancio del nuovo dispositivo di lettura digitale si accompagna a una promozione speciale sui libri: sarà infatti possibile scaricare gratuitamente 3 titoli fra nove bestseller della stagione, scegliendo fra Léonie, di Sveva Casati Modignani; Il respiro del drago di Michael Connelly;  La dieta Dukan  di Pierre Dukan; Il cacciatore di occhi di Sebastian Fitzek; L’inverno del mondo di Ken Follett; Il linguaggio segreto del volto di Anna Guglielmi; 1Q84 di Murakami Haruki; Steve Jobs di Walter Isaacson e infine Cinquanta sfumature di grigio di E.L. James.

Ebook: USA, le librerie indipendenti venderanno gli ebook di Kobo. Finisce la partnership con Google

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Le librerie indipendenti facenti capo all’American Booksellers Association venderanno d’ora in poi ebook nei loro siti web e negozi tramite Kobo. L’accordo firmato tra l’ABA e l’azienda nippo-canadese sostituisce quello precedente con Google, ma era stata in realtà proprio l’azienda di Mountain View ad annunciare, mesi fa, la volontà di chiudere la partnership con ABA per la vendita di ebook nelle librerie indie americane, comunicando che l’accordo non si era poi rivelato così fruttuoso come previsto e svelando fra le righe la volontà di concentrare tutte le forze sulla nuova piattaforma Google Play. L’accordo, ufficialmente comunicato oggi, interesserà circa 2000 librerie indipendenti in tutto il territorio statunitense iscritte alla storica associazione (112 anni di vita), e riguarderà la vendita di ereader e accessori Kobo e oltre 3 milioni di titoli, che saranno disponibili tanto nei negozi quanto nei siti internet delle librerie.

Kobo attualmente conta più di 10 milioni di utenti in 190 paesi, e oltre a una linea di eReader e alla sua piattaforma di titoli commercializza anche un’app dedicata all’auto-pubblicazione, Kobo Writing Life. Un operatore a tutto tondo del mondo dell’editoria digitale, le cui pubblicazioni si basano su piattaforma aperta leggibile da qualunque dispositivo.

Partner esclusivo di Kobo per l’Italia è Mondadori, che a partire da questo autunno venderà i dispositivi Kobo Touch per l’e-reading nelle sue librerie e circa 4.000 ebook tramite la piattaforma Digital Reading Solution.