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“Diario di un sopravvissuto agli zombie”, arriva anche in Italia il libro cult nato da un esperimento di scrittura social (e da una vita da militare in Iraq)

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Arriva oggi in Italia “Diario di un sopravvissuto agli zombie“,  interpretazione italiana del titolo originale Day By Day Armageddon di J.L. Bourne, un libro cult negli Stati Uniti nato, come tantissimi successi attuali, da un esperimento social di autopubblicazione che ha coinvolto negli anni decine di migliaia di appassionati lettori. Nel nostro paese lo ha pubblicato Multiplayer.it Edizioni nella traduzione di Francesca Pongiglione. Il progetto “Day by Day Armageddon” nacque infatti grazie al buon vecchio metodo del taccuino di carta tra una missione militare e l’altra dell’autore in Iraq, dove per lungo tempo si è trovato di stanza in quanto ufficiale della Marina Militare Americana. Come racconta l’editore, Bourne ha iniziato la sua opera descrivendo gli scenari a lui familiari a causa delle 60 e più missioni vissute in prima persona. I protagonisti dei suoi racconti erano però degli zombie. In seguito l’ufficiale ha iniziato a caricare il suo lavoro pezzo dopo pezzo su internet, come una serie, con la struttura di una semplice sequenza di annotazioni cronologiche. Nelle sue intenzioni  il diario online doveva immergere il lettore in un mondo apocalittico in cui un uomo fugge da miliardi di non morti sopravvivendo nonostante tutte le circostanze avverse. Dopo alcuni mesi di aggiornamenti regolari della serie, Bourne ha dunque iniziato a scrivere la versione romanzata della sua storia, che nel frattempo era già diventato un cult nei circuit underground di appassionati di letteratura horror a carattere “Z” (di zombie), presentandosi come “il diario quotidiano della battaglia di un uomo per la sopravvivenza, contro le prove che il mondo dei non morti gli propone giornalmente… Il racconto crudo e realistico del tentativo da parte degli zombie, nuova specie dominante sul Pianeta Terra, di reclamarla tutta per sé. “Una piaga sconosciuta dilaga sul pianeta. I morti risorgono e, come nuova specie dominante, reclamano la Terra. Imprigionato in una tragedia planetaria, toccano a lui decisioni fondamentali – scelte che faranno la definitiva e assoluta differenza tra la vita o l’eterna maledizione…”

Inizialmente Bourne rifiutò numerose proposte di pubblicazione da parte di editori, immaginando che un editore tradizionale avrebbe potuto alterare il suo lavoro “ed eliminare il realismo con cui il diario descriveva la caduta dell’umanità”. Bourne dunque pubblicò originariamente il suo lavoro in modo non tradizionale e non convenzionale, sottoforma proprio di appunti scritti a mano. Voleva che l’opera “restasse intatta come potrebbe esserlo un vero diario post-apocalittico, dicendo “non ci sono editori o redattori nell’apocalisse”. In seguito, spiega sempre la casa editrice, “la Permuted Press addivenne con l’autore a un accordo, in base al quale la prima edizione del libro fu editata senza alterazioni della versione originale, con font somiglianti ad appunti scritti a mano, sottolineature, scarabocchi, pensieri casuali ed altri segni particolari che avevano dato al diario la sua apparenza agghiacciante e realistica. Diario di un Sopravvissuto agli Zombie ha da allora generato un enorme interesse tra i fan della narrativa post-apocalittica e dedicata agli zombie.Come conseguenza del successo del suo libro, J.L. Bourne è stato contattato da Simon & Schuster che gli ha proposto di unirsi alla loro serie Pocket/Gallery Books per distribuire il volume su scala nazionale. Nel giro di poco tempo Diario di un Sopravvissuto agli Zombie ha raggiunto una prima tiratura di 50.000 copie. Da quella volta ci sono state moltissime altre ristampe. Per l’Italia, quello che arriva oggi è il primo volume di una trilogia che sarà pubblicata nel corso di tutto il 2013 da Multiplayer.it Edizioni. Negli Stati Uniti, invece, il volume Day by Day Armageddon: Shattered Hourglass che concluderà la trilogia, sarà pubblicato il 26 dicembre prossimo.

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“Scrittori russi in Italia”: 10 scrittori contemporanei in tour dalla Russia alla Sicilia. Oggi sono a Bronte.

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10 scrittori russi contemporanei in tour per la Sicilia, questa settimana, per iniziativa dell’associazione istituzionale “Conoscere Eurasia“, affiliata al consolato italiano in Russia, in collaborazione con Banca Intesa Russia e con il P.E.N. Club italiano Onlus, filiale italiana dell’associazione internazionale P.E.N. Club che si occupa, fra le altre cose, di difesa degli scrittori perseguitati per ragioni politiche. Fra gli scrittori invitati a partecipare al tour troviamo:

Dmitry Glukhovsky, autore del romanzo distopico Metro 2033, una descrizione della Russia di oggi che ha avuto grandissimo successo in patria negli anni ‘2000. Il romanzo è stato pubblicato in Italia da Multiplayer.it Edizioni (tradotto da Cristina Mazzucchelli) ed anche in questo paese ha riscosso un discreto successo. Metro 2033, cui è seguito anche il sequel Metro 2034 (oltre che numerosissime fanfiction), narra le avventure di un giovane nei meandri della metropolitana di una Mosca post-atomica. Divenuto anche un videogioco di grande successo, è stato oggetto di un esperimento interattivo di grande interesse, e anche in questo caso si è partiti da un’autopubblicazione: nel 2002 il giovane Gluchovskij mise infatti il suo romanzo in rete, coinvolgendo i lettori direttamente negli apporti migliorativi alla trama. Solo nel 2005 il romanzo fu pubblicato da un importante editore, ricevendo in seguito anche numerosi premi letterari internazionali; Zakhar Prilepin, classe 1975 e già considerato uno dei più grandi autori della Russia contemporanea, il cui romanzo “Il peccato” (pubblicato in Italia da Voland Edizioni a cura di Nicoletta Marcialis) è stato tradotto in più di 14 lingue. Vladislav Otrošenko, autore pubblicato ancora da Voland in Italia e vincitore nel 2004 della prima edizione del premio Grinzane Cavour MoscaSergey Kuznecov, giornalista e scrittore molto famoso in patria, autore fra gli altri – dice la nota stampa, ma non siamo riusciti a trovare riscontri diretti su quest’opera – del romanzo di culto Net, tradotto in cinque lingue (non in italiano); Ljudmila Saraskina, autrice fra le altre cose di una monumentale biografia su Solženicyn (1440 pag.), pubblicata da Edizioni San Paolo nel 2010, a cura di Adriano Dell’Asta e tradotta dal russo da Maurizia Calusio, Marta Carletti Dell’Asta, Emanuela Guercetti, Michela Venditti. Infine, tra gli altri partecipanti al tour – riportiamo le parole con cui li presenta il comunicato stampa – “anche Alexey Varlamov, narratore e studioso della letteratura russa, Alla Marcenko, autrice delle biografie dedicate a Lermontov, Esenin e Achmatova, Pavel Basinskij, membro della giuria del Premio Aleksandr Sol’enicyn, Mikhail Viesel, critico culturale laureato in letteratura italiana, Nina Litvinets, vice presidente dell’Unione del libro russa.”

 L’itinerario di viaggio della squadra russa è cominciato il 4 novembre scorso a Catania, e proseguirà oggi a Bronte. Successivamente toccherà Ragusa, Messina, l’Etna. Nel corso di vari incontri, gli scrittori russi avranno modo di dialogare anche con alcuni scrittori e giornalisti siciliani contemporanei.