Posts Taggati ‘Rizzoli’

Mondadori e Rizzoli, i precari andranno assunti. Conclusa l’indagine dell’ispettorato sui lavoratori dell’editoria

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Mondadori e Rizzoli dovranno assumere i redattori editoriali precari. Questa la conclusione dell'Ispettorato del lavoro dopo l'indagine iniziata a maggio 2013 e conclusasi a fine 2014. 

Giuseppe Liverani (Charta): “In Italia l’editoria è legata a un sistema marcio e basato sul conflitto d’interessi”

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Nel corso della tavola rotonda sul lavoro editoriale organizzata martedì 22 gennaio scorso a Milano dagli assessori Stefano Boeri (Cultura) e Cristina Tajani (Lavoro), è stato particolarmente applaudito l’intervento di Giuseppe Liverani, titolare della casa editrice d’arte Charta, nel corso del quale l’editore ha posto l’accento sulla “concorrenza sleale rappresentata da quegli editori che utilizzano lavoratori precari per tagliare i costi permettendosi in questo modo di partecipare ai bandi di gara con offerte bassissime”, lasciando così fuori la concorrenza. Bibliocartina ha intervistato Liverani per approfondire l’argomento.

Speciale Editori Indipendenti: la distribuzione, il cappio al collo dell’ecosistema del libro. “Altro che mercato libero” (II)

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(continua dalla prima parte) La distribuzione libraria in Italia è “la parte malata del sistema”, non ha dubbi Giuseppe Schifani di :due punti edizioni, casa editrice indipendente che a “Più libri più liberi” si è presentata, provocatoriamente, in veste di studio medico “per curare l’infezione che affligge il mondo dei libri”.

Milano, Rete redattori precari “In Mondadori ed RCS più del 50% di contratti atipici”. Le nostre domande a Re.Re.Pre sul precariato

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La Rete Redattori Precari, un gruppo autorganizzato di lavoratori dell’editoria milanese, ha pubblicato questa mattina sui suoi profili social un manifesto in cui si afferma che circa il 55% dei redattori presso le case editrici Mondadori (Mondadori Libri, Sperling, Piemme) e circa il 50% dei redattori presso il gruppo RCS (Rizzoli, Bompiani, Adelphi) lavora con “contratti atipici”.

RCS, i vertici aziendali si impegnano con Greenpeace a rendere “amiche delle foreste” le proprie case editrici

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Ieri abbiamo dato notizia del blitz dell’associazione ambientalista Greenpeace negli uffici di RCS, gruppo editoriale di cui fanno parte le case editrici Rizzoli e Fabbri accusate da Greenpeace di utilizzare carta prodotta radendo al suolo le foreste tropicali. In particolare, Rizzoli e Fabbri utilizzano, secondo l’associazione, carta prodotta in Cina da aziende che deforestano le foreste tropicali indonesiane, causando fra l’altro gravi danni a specie animali e vegetali a rischio d’estinzione, quali la Tigre di Sumatra (nella foto) o i preziosi alberi ramino. 

Il gruppo RCS si è impegnato tuttavia ieri con Greenpeace a istituire un tavolo tecnico “per implementare un percorso virtuoso capace di rendere tutte le case editrici RCS “amiche delle foreste”. Inoltre “sul rapporto “Favole ammazza foreste”, che abbiamo lanciato al Salone del Libro di Torino a maggio di quest’anno, il gruppo ha già preso delle misure contrattuali per evitare che nei propri libri venga impiegata carta prodotta da multinazionali controverse come APP e APRIL”, ricorda l’associazione. “Dopo Mondadori, Giunti, il gruppo Gems, Feltrinelli e De Agostini, anche RCS entra a far parte dei grandi gruppi editoriali italiani impegnati in politiche di acquisto della carta a Deforestazione Zero”. 

Greenpeace, blitz stamattina nella sede di RCS contro gli editori Rizzoli e Fabbri. “La loro carta prodotta deforestando le foreste tropicali”

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Venticinque attivisti di Greenpeace hanno realizzato questa mattina un blitz nella sede di RCS a Milano, per protestare contro gli editori Rizzoli e Fabbri accusati dall’organizzazione ambientalista di utilizzare per i loro libri carta realizzata “deforestando le foreste tropicali”, nel caso specifico le foreste tropicali indonesiane. Gli attivisti si sono vestiti da tigri e da paramedici e hanno srotolato uno striscione con scritto “Rizzoli e Fabbri malati di deforestazione”, hanno somministrato “pillole antideforestazione” sensibilizzando i lavoratori del gruppo sulle attività illecite di cui accusano l’azienda. Greenpeace ha realizzato un’indagine in cui si sostiene che la carta usata da Rizzoli e Fabbri – prodotta in Cina – presenta fibre di legno duro tropicale, provenienti dagli ultimi polmoni verdi che rimangono al Pianeta. “La Cina è il primo mercato per la vendita della carta delle multinazionali indonesiane App e April, aziende che per produrre la carta distruggono le foreste e condannano all’estinzione le ultime tigri di Sumatra e specie arboree protette dal CITES come il ramino”, sostiene Greenpeace, che aveva già catturato l’attenzione sul tema nel corso del Salone del Libro 2012 a Torino lo scorso maggio.

Zlatan Ibrahimovic, la sua biografia candidata in Svezia al prestigioso premio letterario August

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La biografia del calciatore svedese Zlatan Ibrahimovic Io, Ibra, pubblicata in Italia da Rizzoli nella traduzione dallo svedese di Carmen Giorgetti Cima – traduttrice, fra i tanti importanti autori, anche del compianto Stieg Larsson – è candidata in Svezia al prestigioso premio letterario August (dal nome del famoso scrittore svedese August Strindberg), insieme con altri cinque libri finalisti. Il libro è stato selezionato tra un totale di 129 titoli, e in caso di vittoria frutterebbe un premio di 12mila euro circa al calciatore svedese e al giornalista suo connazionale David Lagercranz, che ne ha co-firmato l’opera.

Io, Ibra è stato un titolo di grande successo anche in Italia, dove a cavallo di Natale del 2011 vendette circa 200mila copie. Il libro racconta aspetti della vita personale del calciatore, dall’infanzia a oggi, e contiene anche numerosi commenti e il suo punto di vista su personaggi, protagonisti, vicende del calcio contemporaneo, da Calciopoli italiana fino ai giudizi non proprio lusinghieri sulla squadra del Barcellona.